17 ottobre 2007
Sony infetta, Ericsson crolla
Il titolo Ericsson crolla alla Borsa di Stoccolma perdendo il 25% del suo valore, perdita destinata a compensarsi (spero) domani perché a quanto pare è dovuta ad un aumento delle vendite inferiore alle previsioni, con conseguente calo di rendita. Al di là dell'assurdità di basare un giudizio economico sulla derivata seconda nel tempo delle vendite, quando penso a Ericsson penso più che altro ad un grande produttore di elettronica per telecomunicazioni. Un'azienda che in passato ha prodotto degli ottimi telefoni (ricordate il t39?), finché non è stato possibile infilarci dentro della tecnologia "sporca" e invasiva, fino a quando insomma si è "messa con" Sony, Il gigante nipponico ambasciatore e promotore del peggio che la scienza non bellica si possa inventare.

Ok, ora che ci sono è il caso di dire due cose sui prodotti Sony che difficilmente vi diranno i rivenditori. Partiamo dai lettori Mp3: belli eh, per carità, ma se io per esempio non avessi né Windows né Mac OSX? Devo comprarmelo, e oltretutto devo pure installarmi un "programmino" da 150 MB, tra l'altro contenente un sospetto rootkit, noto ai più come Sonic Stage. Questo simpatico software dovrebbe renderti la vita molto più facile, se hai deciso di affidargli (affidare a Sony) la gestione di tutta la musica che hai sul PC, e se sei sicuro che per tutta la vita del tuo PC non reinstallerai mai il sistema operativo (cosa plausibile con un Mac, ma con Windows...). E se invece volessi usarlo semplicemente per trasferire sul lettore i files che voglio ascoltarmi? In questo caso la procedura è semplice: devi importare (macheccazzo vuol dire?) i files che ti interessano, inserire/correggere i dati del brano, quindi procedere al trasferimento. In questo modo i files vengono salvati in maniera criptata sul dispositivo e non è possibile recuperarli se non si dispone più del file originale.

Non molto diverso dall'iPod diciamolo, ma sicuramente più cattivo, perché finalizzato alla diffusione del più bieco e unfair DRM, come i CD della BGM per intenderci. Della Sony BGM per la precisione, etichetta che non si vergogna a vendere CD con sistemi di protezione anti-copia che rendono il disco illeggibile dai vecchi lettori, e comunque sempre facilmente copiabile. Lo stesso DRM che è radicato nella specifica Blue-Ray, lo standard di Sony per l'alta definizione. Non un mezzo passo indietro insomma, non un'apertura. I sistemi chiusi, come Sony devono crollare, mi spiace per i dipendenti che creano dei prodotti davvero validi e "fighi", ma sono disposto ad avere un lettore Mp3 "brutto" se posso leggerci i files che ho caricato su come su una chiavetta, e che quindi sono ancora miei.

Ce l'ho coi DRM se non si era capito, ce l'ho con Sony, e ce l'ho con chi ci si allea: Ericsson nella fattispecie. Spero solo che l'economia europea non venga danneggiata troppo da questa infezione virale asiatica che ancora non conosce vaccino.

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postato da Dario Biño alle 20:46 | Permalink | nessun commento