15 ottobre 2007
[Blog action day] Pannelli da invidia
Forse aderire a queste iniziative mi fa sentire un vero blogger, come se dovessi dimostrare qualcosa a qualcuno, e come se del resto non parlassi mai di ambiente, e come se ultimamente quello ambientale non fosse un tema inflazionato e strumentalizzato, ma, tant'è, con grande abbondanza di virgole, mi associo anche io al Blog Action Day.

Bloggers Unite - Blog Action Day

E lo faccio con una piccola riflessione personale in merito ad una notizia che è passata dai telegiornali giusto ieri, quella della scoperta, da parte della forza dell'ordine di turno, di un traffico intermediterraneo nientemeno che di pannelli solari. Sì, proprio quelli fotovoltaici dell'ordine del metro quadro e della decina di chili, imbullonati a botte di cinquantine per volta sui tetti dei palazzi o in grandi distese di cemento gettato all'uopo, comprati dalle amministrazioni locali coi soldi pubblici o dai privati con l'aiuto delle sovvenzioni statali (sempre soldi pubblici). Quelli che, anche se sottratti dai magazzini alla vigilia dell'installazione, non passano inosservati sotto le ascelle di uno col passamontagna, la calzamaglia nera e l'andatura circospetta; quelli insomma che è praticamente impossibile rubare senza un aiutino... che ne so, l'aiuto del pubblico o la telefonata a casa.

Ma non è là che voglio arrivare. A pensar male si sa, si fa peccato ma ci si azzecca, ma soprattutto sono capaci tutti. La mia riflessione verte sull'esistenza di un mercato clandestino dei pannelli fotovoltaici, una tecnologia promettente ma ancora molto costosa. Una tecnologia tanto appetitosa da fare gola a quei paesi dell'Africa settentrionale dove di sole ce n'è da vendere, ma di soldi da investire in energie pulite nemmeno l'ombra; talmente gola da spingerli a rubarcela. Non sarà questo un segnale che forse forse piuttosto che spendere miliardi in centrali nucleari che entreranno in produzione tra vent'anni, quando l'uranio al chilo varrà probabilmente quanto lo zafferano, sarebbe meglio dirottare qualche bel milioncino in questa manna che ci invidia chi non se la può permettere?

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postato da Dario Biño alle 18:10 | Permalink | nessun commento