18 ottobre 2007
Elicottero impoverito
Ancora una notizia di ieri col mio piccolo commento: cade un elicottero della polizia, due i morti (ansa). Per ora, dico io!

Quando cade un elicottero è sempre una tragedia, ma nessuno raccomanda mai di stare alla larga dagli elicotteri caduti, perché continuano a mietere vittime anche dopo l'incidente. Nei rotori dei giroscopi di alcuni aerei ed elicotteri (anche civili), nei contrappesi e in tutte quelle applicazioni estreme dove sono necessarie zavorre di dimensioni ridotte il più possibile (si usava/usa anche in formula uno) si fa spesso ricorso all'uso di nientepopodimeno che uranio impoverito. Le radiazioni emesse da questo materiale, che rimane il metallo più pesante non (eccessivamente) radioattivo, sono molto deboli e facilmente contenibili, nessun rischio quindi durante i voli con velivoli che utilizzano questo materiale. Il problema arriva quando l'elicottero si schianta al suolo e le eventuali fiamme spargono nell'ambiente frammenti o particelle abbastanza volatili del famigerato metallo.

L'uranio si trova in natura come miscela di tre diversi isotopi: il 238, il 235 e il 234. Di questi il primo è quello più abbondante (99.3 %) mentre il secondo è quello più radioattivo e pericoloso, usato per la produzione di energia (e di ordigni nucleari). A questo scopo si cerca di aumentare la concentrazione del 235 fino a livelli del 2-3 %, in un processo detto di arricchimento. Il processo inverso, ma di natura analoga, si dice invece impoverimento, e restituisce un uranio praticamente al 100 % di tipo 238. Uranio impoverito appunto. Molto poco radioattivo per carità, ma comunque tossico.

Ma quelli che poi prestano i primi soccorsi e che raccolgono le macerie in queste sciagure lo sanno? Qualcuno glie lo dice? Io credo di no, e invito tutti a stare alla larga dai relitti di qualunque velivolo che si fosse schiantato nelle vicinanze, per non dover andare a far compagnia a quei poveri soldati affetti dalla cosiddetta sindrome del golfo, che però a mio avviso, anche se è brutto dirlo, se la sono cercata.

Riferimenti:
Wikipedia - Uranio
www.uranioimpoverito.it

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postato da Dario Biño alle 19:47 | Permalink | nessun commento