14 settembre 2007
Ryanair a Milano, Alitalia a Roma
Quel "buco nel serbatoio del denaro pubblico" che i governi si ostinano a chiamare "compagnia di bandiera" continua a fare danni, e in maniera molto oracolare vi dico che continuerà a farne fino all'ultimo giorno della sua esistenza. Alitalia è rimasto l'unico posto per il politico di turno dove poter piazzare il figlio dell'amico d'infanzia o la zia rincoglionita dell'amante, tutti ovviamente di Roma. Non mi stupisce quindi che al momento del presunto lancio di Malpensa (qualcuno ricorda lo slogan "Malpensa 2000"?) si siano assunti piloti romani giusto per riempire un pochino gli alberghi lombardi. E non mi stupisce affatto che ora la strategia sia mollare Malpensa col suo 70% di traffico business e tornarsene a Fiumicino per litigarsi gli ultimi avanzi di questa carcassa volante ormai in putrefazione.

Ma a qualcuno non immischiato in questo schifo interessa davvero avere una flag carrier? A me no, ecco perché penso che Alitalia non debba essere "privatizzata" bensì disintegrata, eliminata, cancellata. Mi spiace per i poveri dipendenti che se vorranno farsi assumere da Ryanair mi sa che dovranno trasferirsi a Milano, perché non credo che gli irlandesi siano disposti a spendere milioni di euri in hotel. E questo farebbe anche bene a Milano, importerebbe un po' di sana simpatia e allegrezza romana in una città dove la gente non ti saluta e ha sempre un gelido checcazzovuoi stampato in fronte.

E che dire di Ryanair? Ci ha messo subito una pezza, precisando che non è affatto interessata al nostro carrozzone alato (si vede che la pensano come me), e dice: "lo riempiamo noi il buco a malpensa, ma in cambio smettetela di rovistare nei bagagli e fateci un sconticino.. tu dai una mano ammé, io do una mano atté". Ma voi avete mai comprato un biglietto di Ryanair? Fino al momento di mettere il numero della carta di credito non sai quanto ti costa, ti caricano almeno una ventina di euro in tasse, 14 di assicurazione e poi c'è il grande enigma dei bagagli: Hai dietro qualche valigia? Le valigie pesano, quindi facciamo 6 € al pezzo, e se superi i 15kg totali c'è pure una multa di 8 €/Kg. Ok, allora diciamo che non ho bagagli, siamo a posto così? Assolutamente no! Pensa che culo, non hai bagagli in stiva, quindi non hai bisogno di fare la coda al check-in e te lo fai online o alla macchinetta, quindi diciamo.. 3 € e siamo a posto. Ma perché non me li hai inclusi direttamente nel prezzo?

Comunque, sfoghi a parte, questa faccenda dimostra quanto l'Italia non sia un Paese in grado di gestire le proprie risorse, perché per farlo servono grossi capitali, e non sappiamo gestire nemmeno quelli: i manager europei (giusto per non andare troppo lontano) dentro ad un bel gruzzoletto ci vedono solitamente un buon investimento, quelli italiani ci vedono solo dividendi, e nonostante siano tra i più scarsi d'Europa (sempre per rimanere in casa) sono anche quelli più pagati.

Articoli interessanti:
Eco Diario
Il Sole 24 ore
Autopareri
Il Velino

Etichette: , , ,

postato da Dario Biño alle 18:10 | Permalink | nessun commento