Voglio fare una precisazione: io adoro Lucarelli, amo il suo modo di raccontare le cose e il suo inconfondibile stile e.. sì, se fossi una donna me lo porterei a letto! Ma non è tanto di lui che volevo parlare quanto del fatto che per la prima volta vedo in televisione i fatti di Genova riportati in un certo modo. Finalmente si è fatta chiarezza su chi erano i black block, dove hanno agito e come è stata gestita la loro presenza da parte di chi doveva garantire la sicurezza. Si è fatta chiarezza sulle modalità scelte per mantenere l'ordine pubblico, modalità fallimentari perché una situazione di guerriglia di tipo cileno io non la definirei proprio "ordine pubblico", e si sono fatti i nomi di chi ha disposto tali misure. Che sia cambiato qualcosa nella gestione della pubblica informazione? Un timido segno di libertà di stampa? Non mi sbilancerei così presto, secondo me si tratta di un semplice "cambio della guardia".
Quello che vorrei sottolineare è come ci siano voluti sei anni per poter vedere in televisione documenti, fotografie, filmati e le loro interpretazioni, che su internet erano reperibili praticamente da subito. Può una persona disinformata ravvedersi dopo sei anni? Dopo 74 mesi passati a mescolare mentalmente i no-global con i pacifisti, i manifestanti con i black block, come reagisci sentendo la registrazione di due uomini del servizio d'ordine che salutano la morte di un ragazzo (per carità un teppista, ma comunque un essere umano) come un «1 a 0 per noi»? Il potere della disinformazione a suo tempo è stato forte, sono curioso di sapere quanta gente ha cambiato idea dopo questa puntata di "Blu notte - Misteri italiani".
link utili:
http://www.carlolucarelli.net/
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